Blastula – Lingue di Fuoco

Descrizione

Nella Voce, anche in una sola Voce, c’è un’infinità. E’ oltrepassare il prima e il dopo stando nel centro del proprio tempo, della propria ora. La Voce è aria incandescente che da un corpo scaturisce fremendo. Densa come lava. Tende a ritornare aria, fuoco. Mi può incenerire. Più Voci premono, come un coro anarchico e vibrante, per farsi ricantare e raccontare. I Timbri e le parole sono più liberi dei corpi nei quali si incarnano; volano brucianti oltre l’imbarazzo o il limite di un corpo. BLASTULA.Scarnoduo si fa invadere dalle visioni di voci enormi. Traccia nel solco di un EP l'eco potente di donne a cui appartengono, per sempre, voci straordinarie. E’ la ferita o la gioia a renderle incandescenti, la consapevolezza del proprio tempo o l’estraneità, la frustrazione o la ribellione. Voci con il dono di osservare, vivere e dare corpo alla consapevolezza dei propri mezzi. Per Lingue di Fuoco l'esordio del progetto fu in duo. Lo Scarnoduo. Cris realizzò una drum-guitar orizzontale il cui bel suono troneggia ne “l'Edera”, per esempio, con la quale affrontare molti di questi pezzi che sono spesso stati liofilizzati in una armonia semplificata o adattata al nostro gusto ma sempre nel desiderio di far respirare l'armonia della forma canzone accanto alle nostre propensioni ritmico-rumoriste. Ecco dunque l'allargamento all' ideale big band a corde. 4 chitarre. le più diverse. Le amate. Baldacci, Cecchetto, Corti, Iriondo. Sole o in intreccio. corde di metallo, di budello, corde vocali. Un' appassionata immersione nella sola canzone (solo quelle che amiamo) senza pregiudiziali di genere ma legate dal tema (la trascendenza nella voce femminile) e dall'impasto timbrico e strumentale. Petrella ha elargito il suo suono concorde in una traccia (trombone a corde?), una folata rovente…. il resto è una visione accecata. Blastula. scarnoduo Blastula è il nome dell’embrione animale in una delle fasi di suddivisione interna. Non più bicellulare non ancora organismo completo. Blastula è anche il nome del duo fondato nel 2006 da Cristiano Calcagnile (batterista, percussionista e compositore) e Monica Demuru (vocalist performer e drammaturg) col quale i due propongono un percorso sonoro multilinguistico con una particolare attenzione alle relazioni tra scrittura e improvvisazione, drammaturgia e suono puro.